Il figlio sbagliato
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Libri Moderni

Läckberg, Camilla

Il figlio sbagliato

Abstract: A Fjällbacka è arrivato l’autunno e una fitta nebbia grigia si rifiuta di mollare la stretta sulla costa. Anche se la maggior parte dei turisti è già andata via, in paese sono in corso i preparativi per un’importante mostra fotografica: Rolf Stenklo, noto artista dello scatto, sta per esporre le sue opere più personali, e la curiosità per cosa svelerà l’allestimento è grande. Ma quando mancano solo due giorni all’inaugurazione, qualcuno entra nella galleria e lo uccide. Poco dopo, anche la casa del celebre scrittore Henning Bauer, candidato al premio Nobel per la letteratura in pieno blocco creativo, è sconvolta da un’aggressione brutale. Difficile non pensare che i crimini siano in qualche modo legati. Tanto più che i due uomini si conoscevano bene, essendo entrambi tra i fondatori del Blanche, un club culturale aperto a un ristretto numero di prescelti. Luogo di potere e contatti necessari a farsi strada nel cangiante mondo delle arti, il Blanche è una tappa obbligata per chiunque sulla scena svedese voglia ottenere fama e visibilità con un romanzo, una raccolta di poesie o un’installazione. Mentre le indagini di Patrik Hedström e della sua squadra procedono a fatica, Erica è alle prese con un nuovo libro. E nelle sue ricerche su un caso di omicidio che risale al 1980, riesce a trovare un collegamento proprio con il Blanche e le persone coinvolte negli eventi che hanno di recente scosso Fjällbacka. A riprova che l’eco delle menzogne risuona sempre a lungo.


Titolo e contributi: Il figlio sbagliato / Camilla Läckberg ; traduzione dallo svedese di Laura Cangemi

Pubblicazione: Venezia : Marsilio, 2023

Descrizione fisica: 446 p. ; 22 cm

Serie: Farfalle

ISBN: 9788829708598

EAN: 9788829708598

Data:2023

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Serie: Farfalle ; 371

Nomi: (Traduttore) (Autore)

Soggetti:

Classi: 839.738 Noir <genere fiction> (0) Racconti seriali e saghe <genere fiction> Thriller <genere fiction> (0)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2023
  • Target: adulti, generale
Testi (105)
  • Genere: fiction

Sono presenti 18 copie, di cui 18 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
San Miniato, Mario Luzi NAD 839.738 LAC DEL XI SM038-65834 In prestito 01/11/2023
Pisa SMS 839.7 LACK fig 0250-88507 In prestito 21/10/2023
Pontedera, Giovanni Gronchi GIALLO 839.73 LAC fig 0010-87482 In prestito 25/10/2023
Bientina 839.73 LÄC 0230-12637 In prestito 26/10/2023
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Castelnuovo Val di Cecina GIALLO LÄC 0240-3518 In prestito
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"Lì c'era una storia"

Noi lettori appassionati di gialli nordici conosciamo molto bene Fjällbacka. Un paese che prima del 2010, diciamoci la verità, quasi nessuno in Italia aveva sentito nominare, se non gli amanti del cinema e di Ingrid Bergman, attrice che trascorreva giorni di vacanza in questo piccolo luogo turistico.
Un villaggio affacciato sul Mare del Nord molto caratteristico, pulito, ordinato, gradevole, nelle fredde terre di Svezia. Un’idea di mare molto diversa dalla nostra, pur essendo nel sud della penisola scandinava. Il luogo dove l’autrice è cresciuta.
Nel 2010 abbiamo conosciuto i protagonisti di questa serie di successo, con La principessa di ghiaccio (edito già allora da Marsilio). Un inizio cristallinamente bello che porta subito sulla scena Erica Falck, scrittrice, e il poliziotto Patrik Hedström. Erica, in maniera autonoma e a volte al di fuori della legalità, affianca Patrik nelle indagini, spesso precedendolo nelle intuizioni.

Si resta incantati di fronte alla sfilata di tipi umani, ognuno con una diversa personalità, ognuno con una diversa maschera, che la Läckberg fa sfilare nella grande festa che occupa la prima parte dell’opera. Nell’assistere a questa variegata folla di personaggi, che si ritrovano ad interagire (e a confliggere) in un ambiente conviviale, appartenenti ad un ceto altoborghese, all’élite intellettuale, non si può fare a meno di tornare col pensiero a certi simili affreschi messi in scena da un’altra regina del mistery: Agatha Christie.

Senza rinunciare a quella vibrazione, come spesso avviene nei bei romanzi nordici, il tema affrontato da Camilla Läckberg è più vasto. La scrittrice mette in chiaro che il terreno di gioco è un altro: i suoi personaggi hanno infatti i vizi, i tormenti, le passioni tipiche dei nostri anni. Ed ecco quindi che il giallo si dimostra, ancora una volta, il vero genere di indagine sociale dei nostri tempi.

"Ma tu sei una scrittrice, e nel loro mondo questo ha la sua importanza, no?"

Come in ogni suo romanzo, l’autrice riflette anche su sé stessa, sulla propria opera, e sul proprio ruolo, trattando i diversi modi di essere donna, moglie e madre. Erica è una scrittrice di gialli che sembra soffrire del classico complesso di inferiorità che può colpire gli autori molto apprezzati dal pubblico, ma poco dalla critica: gli scrittori che potremmo definire con un termine infelice ma diffuso: commerciali.

"Non so se quelli come Elisabeth e Henning mi considerano una scrittrice. I miei libri sono di facile lettura e piacciono alla gente normale".

Questo è l'amaro commento di Erica sulla sua professione di scrittrice d'intrattenimento. Eppure, proprio la forma mentis che da tale professione le deriva (o forse è il contrario) permetterà ad Erica di iniziare a scoprire le carte che andranno a formare la partita del romanzo.

"Erica si avviò verso casa, sprofondata nei suoi pensieri. A metà della salita si girò. Vivian era ancora nella veranda della casetta gialla, lo sguardo perso sul grigiore davanti a lei".

È raro che i gialli nordici ci deludano e quello della Läckberg non fa eccezione: una lettura svelta e piacevolissima, uno stile elegante e scorrevole, una storia su cui riflettere.

Il metodo, anche quello, è collaudato e Camilla Läckberg, che prima di intraprendere la carriera di scrittrice di professione faceva l’economista, lo sa applicare alla perfezione.

Quel che è certo, è che il suo pennello riesce a dipingere una realtà non certo solare, anzi avvolta nelle plumbee nebbie come i luoghi nei quali è ambientata buona parte del libro. Ciononostante, o forse proprio per questo, è impossibile non lasciarsi trascinare e avvolgere dall'aspra bruma scandinava.

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