Abstract: Un bambino corre, a piedi nudi, nella notte. Corre senza meta nelle viuzze buie e strette della Parigi cenciosa che festeggia l'ascesa al trono di Luigi Filippo. Il suo cuore è un tamburo impazzito. La mente, occupata da un solo pensiero: sfuggire agli artigli del Vicario, che è lì da qualche parte, nell'oscurità, pronto a dargli la caccia tutta la notte. In un vicoletto, il bambino scorge un coccio di bottiglia tra le immondizie. Lo afferra per tagliare il tendone più vicino. Un taglio discreto, giusto per entrare. Una volta dentro, lo accolgono visi da incubo, emersi dal nulla, in un terrificante labirinto di specchi da cui è impossibile uscire... Dall'altra parte della città, in uno dei quartieri ricchi della capitale, nella residenza di Charles-Marie Dauvergne, deputato alla Camera di fresca nomina, si festeggia il fidanzamento di Lucien Dauvergne con la figlia di un industriale normanno. Lucien è un giovane frivolo, un dandy elegante e bohémien. Nel corso della serata, sale al piano superiore della casa e scompare letteralmente dalla festa. Temendo un capriccio del suo incorreggibile rampollo, Madame Dauvergne si avventura anche lei al primo piano, e vede il figlio inginocchiato dinanzi a un grande specchio di Venezia con la cornice dorata. Il giovane si alza, abbozza un saluto, poi avanza con passo risoluto verso la finestra e si getta serenamente nel vuoto. L'inchiesta su una tragica, illogica morte del figlio di un personaggio illustre suscita sempre non pochi timori nelle alte sfere del potere. Alla Süreté viene perciò convocato e istruito in tutta fretta Valentin Verne, giovane ispettore della Buon costume, il servizio di protezione della morale. A Valentin, che sotto la sua apparenza eterea cela una durezza, una determinazione tagliente quanto il filo di una lama, non resta che accettare il nuovo incarico, anche se comporta, per il momento, la rinuncia a venire in aiuto di Damien, un orfano indifeso caduto nelle grinfie del mostro che si fa chiamare il Vicario. Accolto in Francia da uno straordinario successo di critica e di pubblico, L'ufficio degli affari occulti è un romanzo irresistibile in cui i generi si uniscono in un intrico fatto di esoterismo e scienza, di misteri e codici da decifrare insieme al protagonista delle sue pagine: Valentin Verne, responsabile dell'Ufficio degli affari occulti della Süreté di Parigi.
Titolo e contributi: L'ufficio degli affari occulti / Éric Fouassier ; traduzione dal francese di Maddalena Togliani
Pubblicazione: Vicenza : N. Pozza, 2022
Descrizione fisica: 334 p. ; 22 cm
Serie: I narratori delle tavole
ISBN: 9788854526273
EAN: 9788854526273
Data:2022
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 3 copie, di cui 3 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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San Miniato, Mario Luzi | NAD 843.92 FOU | SM038-64987 | In prestito | 30/03/2023 | |
San Giuliano Terme | 843 FOUE 1 | 0040-28425 | In prestito | 14/04/2023 | |
Cascina | 843.92 FOU | 0020-33481 | In prestito | 13/04/2023 |
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In Francia ha avuto grande successo e ora l’editore Neri Pozza propone anche al lettore italiano il romanzo storico poliziesco “L’Ufficio degli affari occulti”, di Eric Fouassier. Per la critica d’Oltralpe, l’autore si incammina sulla strada già percorsa da Eugene Sue ne “I misteri di Parigi”, grande affresco della Parigi dell’Ottocento, stesso periodo in cui è ambientato il romanzo di Fouassier, che possiede in più una venatura di soprannaturale capace di rendere più affascinante il racconto. L’atmosfera arcana contrasta infatti con la fede nella scienza tipica del secolo del progresso.
“L’Ufficio degli affari occulti” è la prima di una serie di avventure il cui protagonista è il giovane ispettore dal viso d’angelo Valentine Verne, “sguardo grigio e penetrante che sembrava una fiamma ardente”, alle prese nella Parigi del 1830 con il suo primo caso velato di esoterismo: il suicidio del dandy Lucien Dauvergne. Nella serata in cui si festeggia il suo fidanzamento con la ricca figlia di un industriale, Lucien sale al piano superiore della casa e scompare letteralmente dalla festa. Temendo un capriccio del suo incorreggibile rampollo, Madame Dauvergne si avventura anche lei al primo piano, e vede il figlio inginocchiato dinanzi a un grande specchio di Venezia con la cornice dorata. Il giovane si alza, abbozza un saluto, poi avanza con passo risoluto verso la finestra e si getta serenamente nel vuoto. Verne viene in fretta e furia trasferito dalla Buon Costume alla brigata Sûreté fondata qualche anno prima dal celebre Vidocq per occuparsi del caso con la dovuta discrezione. Oltre a questo, tuttavia, l’ispettore Valentine conduce anche una caccia infernale al Vicario, un criminale sfuggente da cui è ossessionato.
In Francia Fouassier ha già pubblicato, con successo, altre avventure di Valentine Verne, che si muove in una Parigi teatro di effervescenza culturale, scientifica e soprattutto politica. Una città ancora sotto l’influenza degli ultimi travagli rivoluzionari e risolutamente rivolta al futuro e al progresso. E’ in questo contesto che opera il giovane ispettore creato dalla fantasia di Eric Fouassier. Solitario e acuto, ma anche ambiguo, in lotta con una parte tenebrosa di sé.
Grazie a una scrittura fluida e a solide basi scientifiche – come annota Le Suricate Magazine – “l’autore ci fa viaggiare con piacere in questo tempo di grande fervore scientifico dove tutto sembra possibile e dove eventi che poco prima sarebbero stati magici ora possono essere spiegati dalla Scienza. Inoltre, ea differenza di altri romanzieri che a volte smorzano le asperità e le difficoltà quotidiane vissute in questo periodo, Eric Fouassier non esita a condividere con noi la vita quotidiana della maggioranza della popolazione per la quale la sopravvivenza era un obiettivo quotidiano”.
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