Per mia colpa
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Libri Moderni

Pulixi, Piergiorgio

Per mia colpa

Abstract: A volte l'unico modo per voltare pagina è andare via. È quello che si rassegna a fare la vicecommissaria Giulia Riva, decisa a chiudere una storia clandestina con un superiore che le procura soltanto dolore. Ha appena chiesto il trasferimento, che al commissariato di Cagliari si presenta Elisa, nove anni e una richiesta che raggela: ritrovare la mamma scomparsa. Giulia non può tirarsi indietro, anche se Virginia Piras era una moglie e una madre serena, e dunque per sparire così probabilmente è stata uccisa. Ma da chi? E perché? Tutti sembrano essersi dimenticati di lei, compreso l'ispettore Flavio Caruso, il partner e mentore di Giulia, a cui l'indagine è affidata. Caruso però non è più il poliziotto di un tempo, e Giulia capisce che potrebbe aver commesso errori fatali. Così si fa assegnare il caso, nella speranza di risolverlo ed evitare una possibile onta al suo partner. Non immagina che la ricerca la spingerà a interrogarsi anche sui propri errori passati: perché il cuore ha due lati, uno con cui si ama e uno con cui si odia. Piergiorgio Pulixi, vincitore del premio Scerbanenco 2019, debutta nel Giallo Mondadori con un noir sulle maschere a cui ricorriamo per preservare le emozioni che ci fanno sentire vivi - anche quando potrebbero esserci fatali.


Titolo e contributi: Per mia colpa / Piergiorgio Pulixi

Pubblicazione: Milano : Mondadori, 2021

Descrizione fisica: 279 p. ; 19 cm

Serie: Il giallo Mondadori

ISBN: 9788804743675

EAN: 9788804743675

Data:2021

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Opera:

Nomi: (Autore)

Soggetti:

Classi: 853.92 NARRATIVA ITALIANA. 2000- (0) Giallo (Mystery) <genere fiction> (0) Poliziesco <genere fiction> (0)

Luoghi: Milano

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2021
  • Target: adulti, generale
Testi (105)
  • Genere: fiction

Sono presenti 9 copie, di cui 1 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
San Miniato, Mario Luzi NAD 853.92 PUL PER SM038-62279 Su scaffale Disponibile
Peccioli, Fonte Mazzola G 853.92 PUL 0210-9093 Su scaffale Disponibile
Montopoli in Val d'Arno GIALLO PUL 0180-25620 Su scaffale Disponibile
Pontedera, Giovanni Gronchi GIALLO 853 PUL per 0010-83406 Su scaffale Disponibile
Calci 853 PULP 1 0200-14177 Su scaffale Disponibile
Casciana Terme 853 PULI 3 0080-11039 Su scaffale Disponibile
Pisa SMS 850 PULI per 0250-83370 In prestito 05/04/2023
Peccioli, Fonte Mazzola G 853.92 PUL 0210-9649 Su scaffale Disponibile
San Giuliano Terme, Bibliocoop 853 PUL 0044-336 Su scaffale Prestito locale
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Sinossi:

Piergiorgio Pulixi, vincitore del premio Scerbanenco 2019, debutta nel Giallo Mondadori con un noir sulle maschere a cui ricorriamo per preservare le emozioni che ci fanno sentire vivi – anche quando potrebbero esserci fatali. A volte l’unico modo per voltare pagina è andare via. È quello che si rassegna a fare la vicecommissaria Giulia Riva, decisa a chiudere una storia clandestina con un superiore che le procura soltanto dolore. Ha appena chiesto il trasferimento, che al commissariato di Cagliari si presenta Elisa, nove anni e una richiesta che raggela: ritrovare la mamma scomparsa. Giulia non può tirarsi indietro, anche se Virginia Piras era una moglie e una madre serena, e dunque per sparire così probabilmente è stata uccisa. Ma da chi? E perché? Tutti sembrano essersi dimenticati di lei, compreso l’ispettore Flavio Caruso, il partner e mentore di Giulia, a cui l’indagine è affidata. Caruso però non è più il poliziotto di un tempo, e Giulia capisce che potrebbe aver commesso errori fatali. Così si fa assegnare il caso, nella speranza di risolverlo ed evitare una possibile onta al suo partner. Non immagina che la ricerca la spingerà a interrogarsi anche sui propri errori passati: perché il cuore ha due lati, uno con cui si ama e uno con cui si odia.

Recensione:

Ogni investigatore ha un proprio metodo d’indagine.

Ed allo stesso modo ogni Autore ha la propria cifra stilistica, la propria firma.

Come faccia Piergiorgio Pulixi, che del proprio talento ha caratteristica piena e riconoscibile, a consegnare ai lettori storie ogni volta diverse, eppure indubbiamente ‘sue’, mi riservo di chiederlo approfonditamente a lui. Posso appena accennare, ipotizzare, azzardare, qui, che le riflessioni che l’Autore mette in bocca alla protagonista di “Per mia colpa”, siano anche un po’ una dichiarazione di intenti, un manifesto artistico di Pulixi stesso:

Ogni investigatore ha un proprio metodo d’indagine.

Il mio va contro tutto quello che insegnano alla Scuola Ispettori, dove ti mettono in guardia dal coinvolgimento emotivo durante le inchieste. Molti riescono a rimanere impassibili e distaccati. Io no. Quando affronto un caso, che si tratti di omicidio, rapimento o stupro, divento la persona su cui sto indagando. Entro nella sua pelle, nei suoi pensieri, nella sua anima.

E come l’Autore si fonde nella storia, così la parabola, ascendente o discendente, avremo modo di farci la nostra idea, di Giulia Riva, la vice commissaria protagonista del romanzo, si fonda proprio su questa mimesi che riesce a mettere in atto sia con il carnefice che con la sua vittima

Solo creando una connessione viscerale posso capire chi ha potuto farle del male. Spesso solo guardando attraverso gli occhi della vittima riesci a farti un’idea del suo aggressore e delle motivazioni che l’hanno smosso.

Tale e tanta, per Riva, questa identificazione, da incidere sulla sua vita privata e condizionarne decisioni e svolte, tanta e tale da farle rischiare in prima persona la propria credibilità e professionalità per dare ascolto alla richiesta di una bambina, quella di ritrovare la madre scomparsa da tempo, troppo tempo, e mai ritrovata, né viva, né’ morta.

Un caso irrisolto, dato per perso, come un po’ si è perso, tra alcool e sensi di colpa, il collega che aveva, al momento, indagato.

Cosa vuole davvero, Giulia? Mantenere la promessa fatta ad una ragazzina? Riabilitare il suo collega? O se stessa? Di certo non ‘solo’, anche se precipuamente, arrestare un colpevole e dare libertà o sepoltura ad una donna.

Per diventare Virginia Piras dovevo sapere tutto di lei. Era necessario comporre il mosaico della sua personalità attraverso i racconti e i ricordi delle persone che la conoscevano meglio. Più persone avessi coinvolto e ascoltato, più dettagli e sensazioni avessi raccolto, più sarebbe stata profonda l’immedesimazione.

Conferendo all’impianto noir l’ossatura del romanzo psicologico e i twist del thriller, Pulixi ci conquista una volta di più per la straordinaria capacità di costruzione della trama e per la magistrale scrittura, qui particolarmente asciutta e, sorprendentemente, proprio in ragione di ciò ancora più evocativa di stati d’animo che si traducono in cocci di vetro, aguzzi, taglienti, tanto da squarciare quel velo che ci separa dalla verità, tali da liberare e ridefinire, non solo il concetto stesso di colpa, ma il pronome possessivo che la accompagna, parola, nel titolo. Annullandolo, forse.

E non per assolverci tutti, perché il colpevole avrà infine il volto svelato, ma per ribadire ancora una volta il nostro essere.

Umani.

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